1 Epifania: il significato
Epifania deriva dal greco epifàneia (manifestazione, apparizione divina). È la manifestazione della divinità di Gesù al mondo, simboleggiato dai 3 Magi che si prostrano ai suoi piedi in rappresentanza dei 3 continenti (Europa, Asia e Africa) conosciuti agli inizi del Cristianesimo.
2 In che giorno si celebra
Il calendario giuliano (introdotto da Giulio Cesare nel 46 a.C.) andava 13 giorni avanti rispetto al calendario gregoriano adottato nel mondo occidentale cattolico dal 1582. Per tale ragione, gli Ortodossi della Chiesa d’Oriente di rito Bizantino (chiamati anche Cristiani Ortodossi di Vecchio Calendario) celebrano l’Epifania nel giorno che nel nostro calendario corrisponde al 19 gennaio. Nel loro rito, la festività è nota come Teofania (manifestazione di Dio) e rievoca il Battesimo Gesù (già adulto) nel fiume Giordano. Il Natale corrisponde invece al 6 o al 7 gennaio (a seconda che ci si trovi in un anno bisestile o meno).
L’Epifania non è giorno festivo in tutti i Paesi cristiani. Si celebra il 6 gennaio ed è festivo in Italia, Austria, Croazia, Finlandia, Germania (non in tutto il Paese), Grecia, Slovacchia, Spagna, Svezia, Svizzera (in alcuni cantoni), Polonia. In altri Paesi, come la Francia, l’Epifania si festeggia nella domenica che cade tra il 2 e l’8 gennaio. Nel Regno Unito, l’Epifania è riconosciuta come festa religiosa ma non di vacanza dal lavoro. In Italia, inoltre, dal 1978 al 1985 il 6 gennaio è stato un giorno feriale. La festività, cancellata nel 1977, venne reintrodotta solo dal 1986.
3 Natale ed Epifania erano un’unica festività
Nei primi secoli del Cristianesimo (almeno fino al 300-350 d.C), il 6 gennaio si celebravano insieme la Natività di Gesù Cristo e la sua manifestazione al mondo (Epifania). Solo in seguito i due momenti vennero distinti in due festività differenti.
4 Il numero 12
La data del 25 dicembre per celebrare il Natale sarebbe nata per sostituire l’antico rito pagano del Dio Sole. Allo stesso modo, i 12 giorni che separano il Natale dall’Epifania assorbiscono gli antichi simbolismi del numero 12 legati allo stesso rito. 12 è infatti il numero di anni che impiega Giove per compiere il giro dello zodiaco. Quest’ultimo è composto da 12 segni. Ma, per contrapposizione, 12 sono anche i figli di Giacobbe, da cui discendono le 12 tribù d’Israele. 12 sono gli anni che avrà Gesù quando sarà ritrovato in Tempio in mezzo ai sapienti. 12 saranno gli apostoli che avrà al suo seguito. 12 è infine il numero della stazione della Via Crucis in cui si ricorda la morte di Cristo.
5 I Re Magi
L’unica fonte cristiana che parla dei Magi è il Vangelo di Matteo. Esso non riporta però il numero dei Magi né i loro nomi. Questi dati derivano da fonti apocrife come il Vangelo armeno dell’infanzia. Ne abbiamo trattato in quest’articolo.
6 La Befana
La Befana è un personaggio tipicamente italiano. In Spagna, la tradizione vuole che siano i Magi a portare regali ai bambini. Il nome Befana deriva evidentemente da Epifania. Secondo la tradizione, è un’anziana donna che vola su una scopa per fare visita ai bambini nella notte tra il 5 e il 6 gennaio e riempire le calze lasciate da loro sul camino o accanto a una finestra. Nei riti romani del Dio Sole si credeva che, durante le dodici notti che separano il 25 dicembre dal 6 gennaio, delle figure femminili volassero sui campi per propiziarne la fertilità. Ecco un altro buon motivo per sostituire a quelle figure pagane un nuovo personaggio della tradizione cristiana.
7 Befana e Re Magi
Le Befana non è una strega, ma una vecchina affettuosa. La figura della strega deriva dall’influenza che negli ultimi decenni sta esercitando in Italia la festa di Halloween. Secondo alcune tradizioni, la Befana e i Re Magi sarebbero collegati. Una leggenda vede infatti nella Befana una vecchia signora a cui i Magi, in viaggio verso Betlemme, chiedono informazioni sulla strada da seguire, invitandola ad accompagnarli. La vecchia si rifiuta, ma poi si pente della sua scelta. Per riparare, prepara un cesto di dolci e si mette in cerca di Gesù. Non trovandolo, bussa a tutte le porte e consegna dolci ai bambini. È quindi, contrariamente a chi la descrive come una strega, un personaggio assolutamente positivo. Essa contrasta inoltre la figura di Erode, che fa cercare tutti i bambini per farli uccidere.